About


“Ho cominciato la mia vita come senza dubbio la terminerò: tra i libri. Nell’ufficio di mio nonno ce n’era dappertutto; era fatto divieto di spolverarli, tranne una volta all’anno, prima della riapertura delle scuole. Non sapevo ancora leggere, ma già le riverivo queste pietre fitte: ritte o inclinate, strette come mattoni sui ripiani della libreria o nobilmente spaziate in viali di menhir [...]. Non ho mai razzolato per terra, non sono mai andato a caccia di nidi, non ho erborizzato né tirato sassi agli uccelli. Ma i libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità. [...] Avevo trovato la mia religione: nulla mi parve più importante di un libro.”


Questo blog ha due anime.

La prima, come nella voce di Sartre, si nutre da sempre - quindi da una quarantina d’anni, tenendo conto dei pochissimi iniziali trascorsi senza poter decifrare lettere, parole e frasi... - del profumo della carta e del fruscìo di una pagina che si piega sulla precedente. E’ un’anima sospesa tra il reale, il possibile e il verosimile, in quel continuo gioco di rimandi e di immaginazione che soltanto la lettura può dare.

La seconda anima si apre agli odori, ai profumi, ai sapori, ai colori. Si perde nel lento sobbollire di uno stracotto oppure nelle ore di attesa di una lenta levitazione. Perché è anche tenendo tra le mani un piattino sul quale giace una fetta del dolce appena sfornato che si permette alla mente, al cuore, di andare dove ancora non si è o dove mai si sarà. O forse di tornare dove qualcuno aspetta da sempre.